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Progetto pedagogico educativo

I nostri valori

Dall’esperienza acquisita attraverso un lavoro a contatto con bambini e ragazzi, in cui l’aspetto educativo è essenziale nella formazione della persona, è emerso il bisogno da parte dell’Organizzazione di assumersi un IMPEGNO verso la comunità. Il lavoro in cui i collaboratori del gruppo hanno portato la propria esperienza di vita con lo scopo di creare un Progetto Pedagogico Educativo che possa essere tradotto in azione nel lavoro quotidiano, nasce proprio dall’esigenza di prendersi cura della propria comunità per renderla migliore.

La riflessione non può che partire dai bambini e dagli adolescenti e dall’EMEREGENZA EDUCATIVA che li riguarda e della quale come adulti abbiamo la responsabilità, sia di averla causata, sia di dover intervenire per cercare e trovare soluzioni. L’emergenza educativa si concretizza nel fatto che l’impossibilità di educare è pensata come una condizione normale della società in cui viviamo. Se il compito principale dell’educazione è quello di formare l’uomo, la scelta di educare implica l’ASSUMERSI LA RESPONSABILITA’ di non lasciare i giovani in balia di sé stessi e prepararli invece a rinnovare un mondo che sarà comune a tutti. Per questo motivo noi educatori, ovvero quegli adulti che gravitano intorno ai bambini e ai ragazzi in maniera costante per periodi più o meno lunghi, dobbiamo sentire sulle nostre spalle il peso e il valore al tempo stesso dell’impegno che abbiamo nei confronti di questi individui, delle loro famiglie e dell’intera società.

Diversi sono, quindi, gli aspetti che l’Organizzazione ritiene fondamentali. Innanzitutto è considerato come valore essenziale il RISPETTO, inteso come sentimento che dà importanza alle persone, all’ambiente e alle regole. Per questo, dunque, si dovrebbe educare alla non violenza sia fisica che verbale, alla consapevolezza che la terra è di tutti e non si può trattarla male e alla funzione delle regole intese come confini utili allo sviluppo della personalità.

Inoltre perseguire il DIRITTO DI DIVERTIRSI E DI GIOCARE è molto importante in quanto il giovane ha bisogno di misurarsi con i coetanei in modo adeguato e lo sport rappresenta un mezzo per beneficiare di un ambiente sano soprattutto se affidato a educatori qualificati.

Le persone, poi, si educano insieme, proprio attraverso la relazione: da questo concetto nasce la riflessione che è possibile costruire una realtà che non abbia paura di tutto ciò che è diverso, ma che sappia aprirsi all’INTEGRAZIONE perché proprio le differenze individuali possono essere un punto di forza nel gruppo.

In un momento sociale di grande difficoltà, l’Organizzazione ritiene cruciale porre attenzione all’idea di “FARE GRUPPO” inteso come il dare e ricevere aiuto. All’interno di questa riflessione sono presenti i concetti di ALTRUISMO E SOLIDARIETA’, caratteristiche che in psicologia fanno parte del “comportamento prosociale”, ovvero la capacità di un individuo di aiutare l’altro in difficoltà.

L’impegno è così quello di saper ascoltare i bisogni dei ragazzi, aiutandoli a integrarsi e divertirsi; il saper entrare a far parte di un gruppo e il sapersi divertire in modo sano sono capacità che possono essere educate attraverso una delle modalità principali dell’apprendimento sociale: l’imitazione. Ancora una volta, quindi, i nostri educatori devono RAPPRESENTARE PER I RAGAZZI UN MODELLO di come ci si diverte in modo sano, attraverso il piacere di fare sport e lasciandosi coinvolgere emotivamente dalle iniziative dell’animazione. Sono loro che per primi aiutano i ragazzi ad aprirsi alle esperienze senza la paura di commettere errori o di essere giudicati dagli altri. Il loro insegnamento viene espresso e trasferito ai ragazzi attraverso il loro comportamento e la consapevolezza di essere un esempio.

Per i ragazzi, fare esperienze al di fuori del contesto familiare è anche un modo per sviluppare la propria INDIPENDENZA, obiettivo importante per l’Organizzazione, che sente di essere chiamata ad una promozione dell’autonomia dei ragazzi, una conquista che nella propria crescita favorisce il senso di libertà e la sicurezza di sé.

L’Organizzazione basa la sua formazione sulla MULTISPORTIVITA’, in quanto rappresenta una opportunità per fare nuove esperienze nelle quali il ragazzo può misurarsi con i propri limiti. Provare nuovi sport gli permette di capire meglio le proprie attitudini, conoscere se stesso e quella che potrebbe essere una sua passione futura. Anche chi ha già il suo sport, ha la possibilità attraverso le altre discipline di ampliare le proprie abilità motorie, che potranno rivelarsi utili nella sua pratica sportiva e non solo.

Ogni persona ha il diritto di ricevere un’educazione e una formazione sportiva che aiuti a CRESCERE FISICAMENTE E MENTALMENTE ED INCORAGGIARE LA RELAZIONE CON GLI ALTRI. Infatti, giocare è comunicazione, perché insegna a confrontarsi nel rispetto di regole comuni.

Lo sport per definizione è anche competizione, e l’Organizzazione permette ai ragazzi di partecipare a gare adeguate nella massima sicurezza, insegnando loro a non esaltarsi nella vittoria e a  non umiliarsi nella sconfitta. Obiettivo primario diventa così per noi il CONTRASTARE L’ABBANDONO PRECOCE DELLO SPORT (drop-out) offrendo un modello capace di rinnovarsi.

In conclusione, la filosofia dell’Organizzazione è contraria alla specializzazione in età precoce, ma sostiene che sia fondamentale fornire ai ragazzi la possibilità di sperimentare attività multidisciplinari in cui l’agonismo non sia di primaria importanza: “OGNUNO DEI NOSTRI RAGAZZI HA IL DIRITTO DI NON ESSERE UN CAMPIONE” (Carta dei diritti del bambino nello sport – UNESCO, Service des Loisirs, Geneve, 1992).

Obiettivi

Avere RISPETTO delle persone, dell’ambiente e delle regole.

FARE GRUPPO, inteso come imparare ad aiutare e a farsi aiutare, sviluppando il senso di appartenenza.

Sviluppare la capacità di essere INDIPENDENTI e adattarsi alle nuove situazioni.

Prestare attenzione alla COMUNICAZIONE e alle RELAZIONI INTERPERSONALI.

Educare ad una CORRETTA VITTORIA e all’ACCETTAZIONE DELLA SCONFITTA, l’essenziale è la certezza di essersi battuti bene.

TOLLERANZA e ACCETTAZIONE di tutto quello che è diverso dal mio modo di essere, di vedere e di pensare.

DIVERTIRSI, ovvero provare piacere da qualsiasi attività che coinvolge ed emoziona.

Stimolare l’acquisizione di abilità differenti mediante la MULTISPORTIVITA’, requisito alla base della capacità di adattamento in una società mutevole.

Educare ad una SANA COMPETIZIONE nel rispetto delle regole e del compagno di gioco. Anche l’avversario è un compagno di gioco.

CONTRASTARE L’ABBANDONO SPORTIVO, coltivando l’entusiasmo, un approccio positivo alla vita e il coraggio di andare avanti e non mollare mai.